La fisioterapia (dal greco terapia naturale) è quella branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni legate all’apparto neurologico, muscolare o scheletrico.
Diversi sono gli interventi terapeutici possibili, quali: terapia fisica, terapia manuale/manipolativa, massoterapia, terapia posturale, chinesiterapia, e altro ancora.
La fisioterapia è praticata dal fisioterapista, professionista laureato appartenente alla classe delle professioni sanitarie della riabilitazione.
Il medico segue il paziente nel recupero funzionale per quanto riguarda menomazioni e disabilità motorie, qualunque siano le cause che hanno portato a questo punto.
Il fisioterapista utilizza tecniche terapeutiche basate sull’esercizio fisico miranti al recupero di abilità perdute a causa di un evento morboso recente, applicando non solo metodiche di base ma anche tecniche speciali per il raggiungimento dello scopo.
Queste tecniche speciali includono il benessere fisico, psicologico, emozionale e sociale. Questo comporta per il fisioterapista dover interagire con il paziente/cliente, l’equipe riabilitativa, le famiglie, le comunità, in un processo dove il movimento potenziale viene valorizzato e gli obiettivi condivisi attraverso la specifica conoscenza e competenza del fisioterapista.
Il fisioterapista utilizza l’anamnesi, l’esame fisico e quando necessario i risultati di esami di laboratorio (esame radiografico, ecografico, elettromiografico, ecc.) per effettuare la valutazione e stabilire un piano di trattamento in seguito alla diagnosi della patologia.
La fisioterapia comprende numerose specialità: ortopedia, neurologia, reumatologia, geriatria, cardiologia, pneumologia, pediatria, stomatognatica, solo per citare i settori d’intervento più comuni.
Campi d’utilizzo:
Riduzione e annullamento del dolore e di altri sintomi e segni di sofferenza: trattamento da effettuarsi già a partire dalle condizioni più acute e severe, in modo da anticipare il più possibile l’azione benefica e di sollievo; allo stesso tempo la precocità dell’intervento terapeutico è di prevenzione rispetto alla rapida strutturazione di compensi statico-dinamici e danni tissutali (contratture, fibrosi, alterazioni del microcircolo locale, alterazione della conduzione nervosa, modificazione della percezione corporea e motoria con tutto ciò che ne può derivare, ecc.).
Normalizzazione delle strutture neuro-muscolo-scheletriche disfunzionali e sintomatiche: con riferimento a limitazioni nella mobilità articolare o nell’equilibrio di forze e tensioni muscolari, coordinazione ed efficacia nell’azione muscolare, recupero di conduttività neurale ed efficacia della circolazione sanguigna e linfatica, distribuzione corretta della mobilità multisegmentaria e ripristino di adeguate e fisiologiche sinergie motorie e funzionali.
Riabilitazione funzionale: i risultati ottenuti vanno integrati nella funzionalità quotidiana, con recupero della più normale vita di relazione e lavorativa. Allo stesso tempo, il problema iniziale va ricondotto alla sua giusta dimensione, nella considerazione del paziente stesso, ma anche valutato nelle sue più chiare ed ampie caratteristiche da un punto di vista clinico in modo da mantenere, nell’equipe terapeutica, un valido e opportuno orientamento.